caso patetico
Inviato: sabato 5 maggio 2012, 13:29
Cara famiglia, sono quì oggi a scrivervi un'altra triste pagina della mia vita.
Non so perchè, ma mi è difficile superare i piccoli ostacoli. Vi chiederete: "Hai visto la morte in faccia quando è nato tuo figlio e hai paura delle piccole cose?"
Purtroppo si, adesso sono le piccole cose a farmi paura, perchè penso che per colpa di quelle piccole cose, non solo non posso godermi la mia famiglia, ma la tengo anche in sospeso e occupata perchè sto male e li faccio preoccupare anche troppo, perchè poi quando sto male, sto lì a lamentarmi.
Il primo maggio siamo stati in campagna dai miei. Abbiamo passato qualche bella ora insieme. Giovanni si è divertito a giocare con l'acqua (non so quanto arriverà di bolletta) ed io che stavo lì a dirgli: "Basta, Giovanni, che poi ti viene la febbre, se non chiamo la polizia e ti faccio rimproverare". E lui con la sua faccia da rimprovero: "NOOOOOOO" e continuava a giocare.
Faceva caldo e tirava una bella arietta che in quel momento non dispiaceva. Abbiamo pranzato e poi ci siamo seduti a rilassarci fuori sotto l'albero. Poi siamo dovuti andare a casa, perchè Giovanni aveva sonno. Dentro la macchina c'era il fuoco e arrivati a casa c'era fresco (la nostra è una casa antica con mura spesse); ho sentito subito lo sbalzo e mi sentivo già stanca e strana. Ho riposato un po', ma quando mi sono alzata avevo già i brividi e la sera la febbre che è arrivata anche fino a 39°.
Il mio medico mi ha prescritto l'antibiotico e credo che su di me abbia un effetto paradosso, perchè nel tardo pomeriggio del 2 ho avuto una crisi nevrotica, più o meno come l'ultima che vi ho raccontato. Hanno chiamato il medico e nonostante la febbre forte, la pressione andava bene e poi SBAM, mi ha dato un gran ceffone sulla guancia per scuotermi un po' e farmi ritornare in me. Che dolore!! Lo sento ancora!!. Poi ho preso la compressa che prendo la sera per dormire e mi sono calmata.
Il mio medico mi ha chiesto scusa per lo schiaffo ed io l'ho dovuto anche ringraziare, altrimenti avrei ancora continuato a scuotermi nel letto ed ho dovuto anche dire a mio figlio che ho fatto la monella e il dottore mi ha dato lo schiaffo.
Anche l'indomani sera ho avuto lo stesso problema, un po' di meno, ma l'ho avuto e in assenza della mia bella famiglia, ho approfittato per scoppiare in un pianto a dirotto, che non riuscivo a fermare, poi ho preso un pezzetto di pillola ed ho guardato la TV insieme a mio marito; poi prima di coricarmi ho preso anche l'altro pezzettino, perchè mi sentivo ancora agitata e non riuscivo ad addormentarmi, allora ho preso la mia coroncina del rosario e giù giù a pregare, fino a quando la compressa ha cominciato a fare effetto e giù in un sonno profondo a sognare trombedaria e lavori complicati e impossibili da fare, che la mattina mi sono risvegliata in un bagno di sudore e più stanca.
Purtroppo gli aggettivi che so dirmi in queste situazioni sono solo: cretina, scema, lolla, disgraziata, pazza, pessimista, problematica e non so cos'altro.
Lo so, vi do' tanti consigli per farvi stare meglio, per farvi accettare delle situazioni più grandi di voi e poi sono io la prima ad arrendersi ad un piccolo colpo d'aria. Si, sono proprio una cretina. via parlo di fede, di coraggio, di forza e poi......
Domani la mia bella nipotina fa la Prima Comunione e voglio essere in "forma" per lei. Spero di farcela, sono ancora debole e poi sono cose alle quali ci tiene.
Il mio parroco è missionario in Brasile da ormai 9 anni e quando gli scrivo, gli dico una frase, che ora dico a voi, ma al plurale, perchè siete tanti: "Scusate se vi rompo l'anima con i miei problemi, voi avete i vostri ed io ne aggiungo altri"
Con tanto affetto la vostra Antonella "salice piangente".
Non so perchè, ma mi è difficile superare i piccoli ostacoli. Vi chiederete: "Hai visto la morte in faccia quando è nato tuo figlio e hai paura delle piccole cose?"
Purtroppo si, adesso sono le piccole cose a farmi paura, perchè penso che per colpa di quelle piccole cose, non solo non posso godermi la mia famiglia, ma la tengo anche in sospeso e occupata perchè sto male e li faccio preoccupare anche troppo, perchè poi quando sto male, sto lì a lamentarmi.
Il primo maggio siamo stati in campagna dai miei. Abbiamo passato qualche bella ora insieme. Giovanni si è divertito a giocare con l'acqua (non so quanto arriverà di bolletta) ed io che stavo lì a dirgli: "Basta, Giovanni, che poi ti viene la febbre, se non chiamo la polizia e ti faccio rimproverare". E lui con la sua faccia da rimprovero: "NOOOOOOO" e continuava a giocare.
Faceva caldo e tirava una bella arietta che in quel momento non dispiaceva. Abbiamo pranzato e poi ci siamo seduti a rilassarci fuori sotto l'albero. Poi siamo dovuti andare a casa, perchè Giovanni aveva sonno. Dentro la macchina c'era il fuoco e arrivati a casa c'era fresco (la nostra è una casa antica con mura spesse); ho sentito subito lo sbalzo e mi sentivo già stanca e strana. Ho riposato un po', ma quando mi sono alzata avevo già i brividi e la sera la febbre che è arrivata anche fino a 39°.
Il mio medico mi ha prescritto l'antibiotico e credo che su di me abbia un effetto paradosso, perchè nel tardo pomeriggio del 2 ho avuto una crisi nevrotica, più o meno come l'ultima che vi ho raccontato. Hanno chiamato il medico e nonostante la febbre forte, la pressione andava bene e poi SBAM, mi ha dato un gran ceffone sulla guancia per scuotermi un po' e farmi ritornare in me. Che dolore!! Lo sento ancora!!. Poi ho preso la compressa che prendo la sera per dormire e mi sono calmata.
Il mio medico mi ha chiesto scusa per lo schiaffo ed io l'ho dovuto anche ringraziare, altrimenti avrei ancora continuato a scuotermi nel letto ed ho dovuto anche dire a mio figlio che ho fatto la monella e il dottore mi ha dato lo schiaffo.
Anche l'indomani sera ho avuto lo stesso problema, un po' di meno, ma l'ho avuto e in assenza della mia bella famiglia, ho approfittato per scoppiare in un pianto a dirotto, che non riuscivo a fermare, poi ho preso un pezzetto di pillola ed ho guardato la TV insieme a mio marito; poi prima di coricarmi ho preso anche l'altro pezzettino, perchè mi sentivo ancora agitata e non riuscivo ad addormentarmi, allora ho preso la mia coroncina del rosario e giù giù a pregare, fino a quando la compressa ha cominciato a fare effetto e giù in un sonno profondo a sognare trombedaria e lavori complicati e impossibili da fare, che la mattina mi sono risvegliata in un bagno di sudore e più stanca.
Purtroppo gli aggettivi che so dirmi in queste situazioni sono solo: cretina, scema, lolla, disgraziata, pazza, pessimista, problematica e non so cos'altro.
Lo so, vi do' tanti consigli per farvi stare meglio, per farvi accettare delle situazioni più grandi di voi e poi sono io la prima ad arrendersi ad un piccolo colpo d'aria. Si, sono proprio una cretina. via parlo di fede, di coraggio, di forza e poi......
Domani la mia bella nipotina fa la Prima Comunione e voglio essere in "forma" per lei. Spero di farcela, sono ancora debole e poi sono cose alle quali ci tiene.
Il mio parroco è missionario in Brasile da ormai 9 anni e quando gli scrivo, gli dico una frase, che ora dico a voi, ma al plurale, perchè siete tanti: "Scusate se vi rompo l'anima con i miei problemi, voi avete i vostri ed io ne aggiungo altri"
Con tanto affetto la vostra Antonella "salice piangente".