Ciao a tutta la famiglia aipi
scusate se sono mancata per un pò...tra l'altro vedo che sono arrivate tantissime persone nuove e mò avrò il mio daffare a leggere tutto!!!
Sono latitata perchè mi è arrivata una mazzata lavorativa tra capo e collo: la sede di genova della mia azienda, in cui io lavoro, sposterà il 90% dei suoi dipendenti in quella di Milano a partire da Gennaio.
Partiamo da un presupposto: coi tempi che ci sono, sono fortunata che non mi abbiano direttamente lasciata a casa.. insomma, un lavoro ce l'ho. Ma se dal mio stipendio (basso), tolgo mutuo e spese del viaggio, mi troverò a vivere veramente male...e non solo economicamente (chi fa il pendolare lo sa...).
Provo a chiedere a voi, magari ho fortuna: il fatto di essere affetta da IP può essere (per una volta ) una "fortuna"??: può essere strumento per chiedere di essere lasciata a Genova, almeno finchè non sposteranno definitivamente tutti??
Sebbene da fuori sembri sana come un pesce, sono preoccupata per i ritmi che dovrò affrontare: chi è affetto da IP sa perfettamente la stanchezza cronica che ci assale... non voglio immaginare cosa possa succedere nell'affrontare un ritmo SVEGLIAALLE5-TRENODUEORE-LAVORO9ORE-TRENODUEORE"...
Grazie mille a tutti!!
trasferimento di lavoro
Re: trasferimento di lavoro
BENTORNATA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!cara la mia Giulietta!!!no non se ne parla proprio !!!tu devi rimanere al tuo posto non ti puoi permettere ,che questo trasferimento possa essere la causa ti un tuo peggioramento .proprio ora che hai trovato un'equilibrio tra lavoro ,terapie ,e cose varie.parlane a cuore aperto con chi di competenza ,non manca a te fargli capire che non è un capriccio .se sono persone sensibili capiranno!!!se sarà il caso ti farai fare qualche relazione medica ,che dimostri l'impossibilità ad un trasferimento per i tuoi motivi di salute. Se l'azienda cambia sede in toto !!è un'altro discorso ,ma se lascia dipendenti nella sede dove lavori tu ,ti DEVONO!!!!!!!!!!!!!lasciare assolutamente lì. se no sai che facciamo ? veniamo tutta l'associazione AIPI e ....prima... se non basta e se non bastasse ancora, Dai !!a parte gli scherzi vedi come puoi fare!!sei una ragazza in gamba e forte vedrai che c'è la farai.io non so che lavoro fai ,ma sono sicura che sei brava!facci sapere tvb un grande bacio Speranza!!faccio il tifo per te.
Re: trasferimento di lavoro
Ciao Giulia,
credo che sia proprio un tuo diritto non essere spostata dal posto di lavoro. Controlla quale è il tuo grado di invalidità e rivolgiti ad una associazione per vedere quali sono le agevolazioni alle quali puoi accedere.
Un grosso bacione e facci sapere.
Ciao Ciao
Andreina
credo che sia proprio un tuo diritto non essere spostata dal posto di lavoro. Controlla quale è il tuo grado di invalidità e rivolgiti ad una associazione per vedere quali sono le agevolazioni alle quali puoi accedere.
Un grosso bacione e facci sapere.
Ciao Ciao
Andreina
Re: trasferimento di lavoro
Ciao Giulia, Andreina ti ha già dato la risposta, solo l'associazione degli invalidi può darti una risposta sui tuoi diritti. Al limite vedi se facendo la domanda di aggravamento di invalidità puoi entrare nei parametri. Certo che gennaio è alle porte, bisogna fare in fretta! - Tanti auguri
Re: trasferimento di lavoro
ciao Giulia
Quoto in toto Andreina ..fai valere i tuoi diritti, magari con l'aiuto (anche legale, se necessario) della specifica associazione. Si tratta di diritti, appunto ..non di uno "sfizio"!
in bocca al lupo!
Quoto in toto Andreina ..fai valere i tuoi diritti, magari con l'aiuto (anche legale, se necessario) della specifica associazione. Si tratta di diritti, appunto ..non di uno "sfizio"!
in bocca al lupo!
Ordem e progresso.
Re: trasferimento di lavoro
Sapete qual è il punto?
Che io fatto la visita di invalidità praticamente un mese e mezzo fa... e ancora non so nulla.
Questo significa che "in mano" non ho proprio nulla...
mi sa che l'unica è andare da un Sindacato...
Grazie a tutti
(Speranza tu sei fulminata.. .)
Che io fatto la visita di invalidità praticamente un mese e mezzo fa... e ancora non so nulla.
Questo significa che "in mano" non ho proprio nulla...
mi sa che l'unica è andare da un Sindacato...
Grazie a tutti
(Speranza tu sei fulminata.. .)
Re: trasferimento di lavoro
Ciao Giulia, anche io avevo pensato che da poco hai fatto domanda di invalidità, visto che da poco hai scoperto la malattia.
In sicilia ho aspettato un anno prima di essere chiamata , chissà che da te le cose non siano più veloci.
Spero tu possa trovare la migliore soluzione nel minor tempo possibile.
Un abbraccio
PINA
In sicilia ho aspettato un anno prima di essere chiamata , chissà che da te le cose non siano più veloci.
Spero tu possa trovare la migliore soluzione nel minor tempo possibile.
Un abbraccio
PINA
Re: trasferimento di lavoro
ciao Giulia !!!!hai una lampadina di riserva ,visto che la mia si è fulminata??????? ah ah ah ah l'altro giorno sembravo vero fulminata ,è successo come tu hai visto che lo stesso post ,l'ho inviato più di una volta . ma alla fine ho scoperto qual'era il problema.ho chiamato il 187 perchè il pc non andava proprio, abbiamo scoperto che c'erano dei problemi d'interferenza ,causati dalla vicinanza dei cellulari, telecomandi ecc...spero che non succeda più. Giulia!!!!quando l'altro giorno ti ho suggerito di parlare con chi di competenza ,intendevo il tuo capo ufficio ,o chi per lui .e visto che ancora non puo ufficialmente esibire nessuna invalidità ,provare a dirglielo a voce ,tentare non nuoce!!!!ciao un bacio b. giornata!!!!!!!!!!!
Re: trasferimento di lavoro
Ciao Giulia,
mi dispiace per la situazione lavorativa in cui ti trovi, spero si risolva per il meglio. Certo prendere il treno alle 5 farsi 2 ore di viaggio, arrivare a Milano e poi magari prendere altri mezzi per arrivare sul posto di lavoro, non è proprio il massimo, ed è molto molto pesante, io ho un collega originario di Genova, che l’ha fatto per qualche tempo, ma poi ha deciso di trasferirsi a Milano…
Per quanto riguarda l’invalidità civile, io l’ho richiesta 3 anni fa, appena dimessa con la diagnosi di ipertensione polmonare idiopatica ho compilato i moduli e li ho mandati all’asl. Ho aspettato circa 1 o 2 mesi prima che mi chiamassero per la visita, e dopo altri due mesi, dalla visita, mi è arrivata la lettera che attestava la mia percentuale di invalidità: 75%. L’azienda per la quale lavoravo ha usufruito di questa mia situazione per contarmi come dipendente invalida, ma di fatto ero come gli altri lavoratori. Ho fatto la richiesta per la legge 104, i 3 giorni mensili che ti danno per stare a casa fare visite e controlli ecc…, che l’inps mi avevo concesso, ma questa va richiesta ogni anno ed io ho lasciato perdere per ora, perché per ora non mi serve. Lo scorso anno sono passata ad un’altra società senza cambiare posto di lavoro, mi sono licenziata da quella vecchia e in quella nuova sono assunta con la legge 168 quindi come invalida civile. Di fatto la situazione non è cambiata molto, e siccome sono consulente informatico, in qualsiasi momento, mi potrebbero spostare da un altro cliente, adesso sono molto fortunata perché arrivo in macchina e non devo prendere mezzi di trasporto salire e scendere le scale o camminare molto, in futuro però le cose potrebbero cambiare. Ho fatto presente questo problema, e nell’ultima assemblea AIPI, siccome c’era un rappresentante sindacale, è stato chiesto per conto mio se posso avere qualche agevolazione, è tutto scritto sul numero di AIPI uscito a fine aprile di quest’anno.
In bocca al lupo per tutto, e vedrai che risolverai il tutto per il meglio.
Un affettuoso saluto
Daniela
mi dispiace per la situazione lavorativa in cui ti trovi, spero si risolva per il meglio. Certo prendere il treno alle 5 farsi 2 ore di viaggio, arrivare a Milano e poi magari prendere altri mezzi per arrivare sul posto di lavoro, non è proprio il massimo, ed è molto molto pesante, io ho un collega originario di Genova, che l’ha fatto per qualche tempo, ma poi ha deciso di trasferirsi a Milano…
Per quanto riguarda l’invalidità civile, io l’ho richiesta 3 anni fa, appena dimessa con la diagnosi di ipertensione polmonare idiopatica ho compilato i moduli e li ho mandati all’asl. Ho aspettato circa 1 o 2 mesi prima che mi chiamassero per la visita, e dopo altri due mesi, dalla visita, mi è arrivata la lettera che attestava la mia percentuale di invalidità: 75%. L’azienda per la quale lavoravo ha usufruito di questa mia situazione per contarmi come dipendente invalida, ma di fatto ero come gli altri lavoratori. Ho fatto la richiesta per la legge 104, i 3 giorni mensili che ti danno per stare a casa fare visite e controlli ecc…, che l’inps mi avevo concesso, ma questa va richiesta ogni anno ed io ho lasciato perdere per ora, perché per ora non mi serve. Lo scorso anno sono passata ad un’altra società senza cambiare posto di lavoro, mi sono licenziata da quella vecchia e in quella nuova sono assunta con la legge 168 quindi come invalida civile. Di fatto la situazione non è cambiata molto, e siccome sono consulente informatico, in qualsiasi momento, mi potrebbero spostare da un altro cliente, adesso sono molto fortunata perché arrivo in macchina e non devo prendere mezzi di trasporto salire e scendere le scale o camminare molto, in futuro però le cose potrebbero cambiare. Ho fatto presente questo problema, e nell’ultima assemblea AIPI, siccome c’era un rappresentante sindacale, è stato chiesto per conto mio se posso avere qualche agevolazione, è tutto scritto sul numero di AIPI uscito a fine aprile di quest’anno.
In bocca al lupo per tutto, e vedrai che risolverai il tutto per il meglio.
Un affettuoso saluto
Daniela
Re: trasferimento di lavoro
Ciao,
le prime cose che mi sono venute in mente appena letto quello che hai scritto sono:
1 – parlane con i responsabili dell’ufficio, se sono persone “umane”, chiedi intanto di non essere in quel primo 90% che si sposta, così riesci a prendere tempo.
2 – le Asl sono lente per natura a fare visite, certificati ecc… ma prima o poi arrivano anche loro.
Nel malaugurato caso che tu debba fare il pendolare, approfitta del treno per rilassarti e leggere o fare un pisolino, può aiutare a non stressare oltremodo il fisico … io per qualche anno ho vissuto tra treni, metropolitane, autobus. Uscivo la mattina alle 6.30 e tornavo alle 21... e cercavo di cavarmela con tante letture, walkman (allora non c'erano ancora gli ipod e vari) e riposini rubati tra una coincidenza e l'altra dei mezzi pubblici.
Un saluto
Dario
le prime cose che mi sono venute in mente appena letto quello che hai scritto sono:
1 – parlane con i responsabili dell’ufficio, se sono persone “umane”, chiedi intanto di non essere in quel primo 90% che si sposta, così riesci a prendere tempo.
2 – le Asl sono lente per natura a fare visite, certificati ecc… ma prima o poi arrivano anche loro.
Nel malaugurato caso che tu debba fare il pendolare, approfitta del treno per rilassarti e leggere o fare un pisolino, può aiutare a non stressare oltremodo il fisico … io per qualche anno ho vissuto tra treni, metropolitane, autobus. Uscivo la mattina alle 6.30 e tornavo alle 21... e cercavo di cavarmela con tante letture, walkman (allora non c'erano ancora gli ipod e vari) e riposini rubati tra una coincidenza e l'altra dei mezzi pubblici.
Un saluto
Dario
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