Faccio una vita quasi normale…
17 agosto 2013. Sono in Germania dove mi sono recata per un matrimonio. Mentre cammino per strada, quasi all’improvviso, sento come un senso di oppressione al petto. Il ritorno in Italia è programmato per il giorno seguente. In treno i piedi si gonfiano tanto da non stare nelle scarpe. Mi preoccupo perché non capisco cosa mi stia succedendo.
Una volta arrivata a casa, chiamo la mia dottoressa la quale mi visita e mi parla di pressione alta (quella che si prova al braccio). Con le cure che mi prescrive, io non mi sento meglio. Mi convinco che c’è qualcosa che non va col cuore e prenoto una visita cardiologica privata a Villa Erbosa (Bologna).
Qui il Dr. Malavolta, che ringrazio per aver individuato subito il problema, mi sottopone a un eco cardiogramma tenendomi monitorata per 45 minuti d’orologio, passando continuamente con la sonda dal petto alla schiena e ritornando al petto. A un certo punto sospetta l’Ipertensione Polmonare. Anzi si offre lui di contattare direttamente il centro specialistico del S. Orsola-Malpighi per prendere un appuntamento per me. Quando vado, dopo la visita, decidono di trattenermi e mi ricoverano.
Inutile dire che non me l’aspettavo. Ci resto molto male, ma cerco di rassegnarmi. Mi affido allo staff del Prof. Galiè. Ho molta paura durante il ricovero, soprattutto quando mi prospettano il cateterismo cardiaco. Il Dott. Palazzini, che lo esegue, mi tranquillizza molto e tutto va benissimo. Il tutto dura una quindicina di minuti. Entro ed esco coi miei piedi. Resto ricoverata per 5 giorni e alla dimissione è confermata la diagnosi di IP. Da subito sia lui che la Dott.ssa Manes mi danno i loro numeri di cellulare, dicendomi di chiamare per eventuali necessità. Anche questo mi dà grande serenità. Grazie Prof. Galiè, Dott. Palazzini e Dott.ssa Manes!
Ora sono in cura con Adalat, Lasix e Macitentan.
All’inizio i controlli sono molto ravvicinati, quasi una volta al mese. Poi man mano che i medici verificano l’effetto dei farmaci su di me e le mie condizioni migliorano e poi si stabilizzano, i controlli si fanno più radi; da tre mesi ora vado ogni sei mesi. Direi che è un grande successo!
Sono molto tranquilla e contenta. Faccio una vita quasi normale anche se ridimensionata rispetto a prima: non posso più camminare velocemente e giocare coi miei nipoti. Ho ripreso il lavoro e ho dovuto però rendermi conto che, mentre in precedenza sono sempre stata una persona molto attiva e in movimento, ora non sono più quella di prima.
All’inizio mi aveva preso anche un po’ di depressione e la tristezza mi accompagnava spesso. In seguito sono riuscita a reagire anche con l’aiuto di mio marito, sforzandomi di uscire di casa, per distrarmi e per fare delle passeggiate.
Raramente mi capita di fare fatica ad addormentarmi o di svegliarmi con l’ansia come prima. Tutto sommato sto bene e sono contenta. Mi capita di pensare che l’insorgere dell’Ipertensione Polmonare sia stato causato da stress emotivo, dato che poco prima avevo vissuto un lutto in famiglia e mio figlio era miracolosamente uscito indenne da un brutto incidente.
Se posso dare un consiglio a chi mi legge, suggerisco di non trascurare mai alcun sintomo che sembra strano e di sottoporsi subito a visita specialistica.
di Caterina Nicoletti