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testimoniamza locale

Inviato: domenica 22 gennaio 2012, 12:34
da elia antonella
Vi racconto una testimonianza avvenuta a Vittoria (rg)

Re: testimoniamza locale

Inviato: mercoledì 1 febbraio 2012, 12:34
da Sonia
Ma cosa è successo in questo messaggio? non c'è nulla o sbaglio?
Scusami Antonellina, ma sembra vuoto,

Un bacione

Re: testimoniamza locale

Inviato: mercoledì 1 febbraio 2012, 13:20
da elia antonella
Che brutta figura, ho fatto, credevo che il messaggio non fosse stato spedito, che fosse stato cancellato automaticamente, ma visto che è così procedo alla testimonianza e se la racconto è sempre per dare forza a quelli che se la fanno addosso.
Vi scrivo l'articolo, così per come l'ho letto.

VITTORIA. Giovanni Maria Macca è un ragazzino che fa il ministrante presso la parrocchia Sacro Cuore di Gesù in Vittoria. Avendo problemi di salute è stato sottoposto in più di un'occasione a delicati interventi chirurgici. Ma non si è mai perso d'animo e si è dedicato con tutte le sue forze all'impegno scolastico e a quello ecclesiale. E' dotato di vivace intelligenza, per cui a scuola ha sempre ottenuto brillanti risultati.
Di recente Giovanni Maria ha partecipato al concorso "Nicholas Green", classificandosi al primo posto in provincia, poichè il suo bellissimo tema sui trapianti d'organi è stato giudicato degno del premio. Ma la cosa non finisce prima: l'assegno guadagnato col premio, il giovane Macca ha voluto generosamente devolverlo nelle casse della parrocchia, a favore dei fratelli più poveri. Si tratta di un gesto di squisita carità, che nasce in un contesto di solidarietà, favorita dalla educazione ricevuta da Giovanni Maria in famiglia. I suoi genitori e i suoi nonni, infatti lo hanno saldamente educato ai valori della fede e dell'amore.
Si sentono tante notizie allarmanti e negative; questa fa eccezione... Valeva la pena di segnalarla!

Ho voluto dare a voi questa testimonianza, non tanto per il premio devoluto, ma nonostante la sua malattia e gli interventi subìti, Giovanni Maria va avanti e non si arrende alla sua malattia.
Se lo fa un bambino, perchè non dovremmo farlo noi adulti?

Antonella.