CHE AVVENTURA
- elia antonella
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- Iscritto il: giovedì 16 dicembre 2010, 18:51
- Località: Comiso (RG)
CHE AVVENTURA
Buongiorno amici.
Forse qualcuno sa quello che mi è successo circa un mese fa, a causa della pancreatite, forse qualcuno no, se è solo sul forum. Attraverso facebook ho raccontato la mia disavventura successa in ospedale, perchè, purtroppo, siamo in Italia (togliendo alcune parti).
Circa un mese fa ho avuto la mia ennesima pancreatite improvvisa, tanto per cambiare. Ho chiamato il mio medico, dicendomi che era il cambiamento del tempo a causare il dolorino, ma io già sapevo che non era quello (io il dolore so com'è). Sono comunque riuscita a farmi fare la richiesta per avere un ricovero in ospedale e così ho fatto; siamo andati subito al pronto soccorso di Ragusa, dove mi hanno visitata, fatti dei prelievi e degli antidolorifici, dopo di che, appena avuti i risultati (pancreatite in corso e non cambiamento del tempo), mi hanno ricoverata in reparto chirurgia, dove mi hanno cominciato a dare i farmaci gusti, solo che arrivato ad un certo punto, mi dicono che non posso stare in quel reparto e che devo andare in Medicina, ma io ho risposto che non ci volevo andare, perchè quello è il reparto più brutto degli ospedali, dunque ho dovuto fare un po' la voce forte, per far capire che con l'ipertensione polmonare, non posso permettermi dei contagi, infatti a febbraio quando ci sono stata, i medici della Medicina, non hanno visto l'ora di mandarmi a casa. Così dopo la consulenza della Medicina, mi hanno fatta anche la consulenza di un altro reparto, quello delle Malattie Infettive.
Io tra me e me ho detto:"Ma perchè malattie infettive? La mia è una pancreatite. E se mi becco un virsus, che faccio? Muoio? No, non me lo posso permettere". Così telefono a Bologna, per farmi dare un consiglio e mi hanno risposto che potevo trasferirmi in un altro reparto, a patto che fossi da sola, così ho scelto il reparto Malattie Infettive.
Mi trasferiscono il giorno dopo e mi mettono in una stanza con una signora anziana, alla quale ho chiesto cosa avesse e mi risponde: "La polmonite". A quella frase mi sono messa le mani tra i capelli ed ho dovuto far sentire la mia voce anche in questo reparto ed ho insistito per avere una stanza a sola e così hanno fatto. Sono stata più tranquilla e più protetta.
Mi hanno dato la cura adatta, finalmente mi hanno fatto la gastroscopia che io desideravo ed hanno diagnosticato l'esofago tutto infiammato, fino al duodeno e in più nelle lastre una piccola bronchite, curata anche quella.
Pochi gironi prima, dulcis in fundo, le mie vene non ne potevano più, si infiammavano a distanza di pochi giorni, quindi buchi, buchi, buchi e degli infermieri hanno avuto la felice idea di voler mettere un rubinetto all'attacco del filo di infusione del Flolan e far infondere le flebo, contenenti antibiotici e quant'altro. Io naturalmente ho risposto di no, che non volevo e che non si poteva fare, perchè quello è un CVC e non un port-a-cart, come loro credevano. Sono riusciti a convincere il primario e lui stesso, in contatto con i centri di Palermo e Catania era convinto che si potesse fare, allora io ho cominciato a spiegare il motivo perchè non si poteva fare, ma lui niente; allora gli ho proposto di telefonare a Bologna per vedere chi aveva ragione.
Lui voleva il numero di telefono, perchè gli voleva telefonare dalla sua stanza, ma io il numero non gliel'ho dato e abbiamo telefonato dalla stanza.
Io ho telefonato prima a Bologna, per spiegare la situazione e la prima cosa che hanno fatto è stato quello di ridere e poi hanno risposto: "Ma sono forse matti? Ti vogliono ammazzare? Non farti toccare. Facci telefonare che ci parliamo noi!"
Il primario è venuto in camera ed io furba ho messo il vivavoce, per fargli capire che non sono scema e non sono così ignorante come lui credeva.
Confermato da Bologna quello che io gli avevo detto, si è convinto e mi hanno lasciata stare e mi hanno fatto un altro buco per le flebo.
Che disavventura, amici miei. In questa situazione mi sono scoraggiata una sola volta, ma in quel momento sono riuscita a pregare anche per questi medici ed infermieri per essere illuminati a fare la cosa giusta. Ci sono riuscita. Mi sono fatta valere.
Non fatevi convincere da nessuno , e cari miei quando c'è un dubbio su qualcosa telefonate ai vostri centri di riferimento e sarete sicuri che non vi succederà niente.
Mi sembra di essere diventata più coraggiosa. Chissà speriamo che questo coraggio mi rimanga.
Ho voluto raccontare tutto questo per condividere con voi quello che mi è successo, sperando di non avervi annoiati o demoralizzati.
Vi voglio un sacco di bene.
Vostra cara Antonella.
Forse qualcuno sa quello che mi è successo circa un mese fa, a causa della pancreatite, forse qualcuno no, se è solo sul forum. Attraverso facebook ho raccontato la mia disavventura successa in ospedale, perchè, purtroppo, siamo in Italia (togliendo alcune parti).
Circa un mese fa ho avuto la mia ennesima pancreatite improvvisa, tanto per cambiare. Ho chiamato il mio medico, dicendomi che era il cambiamento del tempo a causare il dolorino, ma io già sapevo che non era quello (io il dolore so com'è). Sono comunque riuscita a farmi fare la richiesta per avere un ricovero in ospedale e così ho fatto; siamo andati subito al pronto soccorso di Ragusa, dove mi hanno visitata, fatti dei prelievi e degli antidolorifici, dopo di che, appena avuti i risultati (pancreatite in corso e non cambiamento del tempo), mi hanno ricoverata in reparto chirurgia, dove mi hanno cominciato a dare i farmaci gusti, solo che arrivato ad un certo punto, mi dicono che non posso stare in quel reparto e che devo andare in Medicina, ma io ho risposto che non ci volevo andare, perchè quello è il reparto più brutto degli ospedali, dunque ho dovuto fare un po' la voce forte, per far capire che con l'ipertensione polmonare, non posso permettermi dei contagi, infatti a febbraio quando ci sono stata, i medici della Medicina, non hanno visto l'ora di mandarmi a casa. Così dopo la consulenza della Medicina, mi hanno fatta anche la consulenza di un altro reparto, quello delle Malattie Infettive.
Io tra me e me ho detto:"Ma perchè malattie infettive? La mia è una pancreatite. E se mi becco un virsus, che faccio? Muoio? No, non me lo posso permettere". Così telefono a Bologna, per farmi dare un consiglio e mi hanno risposto che potevo trasferirmi in un altro reparto, a patto che fossi da sola, così ho scelto il reparto Malattie Infettive.
Mi trasferiscono il giorno dopo e mi mettono in una stanza con una signora anziana, alla quale ho chiesto cosa avesse e mi risponde: "La polmonite". A quella frase mi sono messa le mani tra i capelli ed ho dovuto far sentire la mia voce anche in questo reparto ed ho insistito per avere una stanza a sola e così hanno fatto. Sono stata più tranquilla e più protetta.
Mi hanno dato la cura adatta, finalmente mi hanno fatto la gastroscopia che io desideravo ed hanno diagnosticato l'esofago tutto infiammato, fino al duodeno e in più nelle lastre una piccola bronchite, curata anche quella.
Pochi gironi prima, dulcis in fundo, le mie vene non ne potevano più, si infiammavano a distanza di pochi giorni, quindi buchi, buchi, buchi e degli infermieri hanno avuto la felice idea di voler mettere un rubinetto all'attacco del filo di infusione del Flolan e far infondere le flebo, contenenti antibiotici e quant'altro. Io naturalmente ho risposto di no, che non volevo e che non si poteva fare, perchè quello è un CVC e non un port-a-cart, come loro credevano. Sono riusciti a convincere il primario e lui stesso, in contatto con i centri di Palermo e Catania era convinto che si potesse fare, allora io ho cominciato a spiegare il motivo perchè non si poteva fare, ma lui niente; allora gli ho proposto di telefonare a Bologna per vedere chi aveva ragione.
Lui voleva il numero di telefono, perchè gli voleva telefonare dalla sua stanza, ma io il numero non gliel'ho dato e abbiamo telefonato dalla stanza.
Io ho telefonato prima a Bologna, per spiegare la situazione e la prima cosa che hanno fatto è stato quello di ridere e poi hanno risposto: "Ma sono forse matti? Ti vogliono ammazzare? Non farti toccare. Facci telefonare che ci parliamo noi!"
Il primario è venuto in camera ed io furba ho messo il vivavoce, per fargli capire che non sono scema e non sono così ignorante come lui credeva.
Confermato da Bologna quello che io gli avevo detto, si è convinto e mi hanno lasciata stare e mi hanno fatto un altro buco per le flebo.
Che disavventura, amici miei. In questa situazione mi sono scoraggiata una sola volta, ma in quel momento sono riuscita a pregare anche per questi medici ed infermieri per essere illuminati a fare la cosa giusta. Ci sono riuscita. Mi sono fatta valere.
Non fatevi convincere da nessuno , e cari miei quando c'è un dubbio su qualcosa telefonate ai vostri centri di riferimento e sarete sicuri che non vi succederà niente.
Mi sembra di essere diventata più coraggiosa. Chissà speriamo che questo coraggio mi rimanga.
Ho voluto raccontare tutto questo per condividere con voi quello che mi è successo, sperando di non avervi annoiati o demoralizzati.
Vi voglio un sacco di bene.
Vostra cara Antonella.
Re: CHE AVVENTURA
Antonella ciao!! sono contenta che sei riuscita a uscire da quella gabbia di matti ... certo è abbastanza sconfortante sapere che ancora nel 2012 ci siano persone che non siano capaci di capire che non hanno sempre a che fare con degli interdetti ... si perchè è così che si viene trattati delle volte; a me era successo in un ricovero per una tachicardia qua a Como: il dottore aveva scritto male 1 e agli infermieri era sembrato un 4 e quindi volevano farmi ingoiare 4 belle pasticcone di cortisone e io mi rifiutavo .. cercavano di convincermi parlandomi come se fossi neurolesa e poi ci si son messe anche le mie compagne di stanza a dirmi che non dovevo fare i capricci ... adesso mi viene da ridere, ma allora avevo davvero avuto un momento di panico
va beh tutto è bene quel che finisce bene, ma ti immagini cosa potrebbe succedere a chi magari non è capace di ribellarsi o non sa bene cosa fare?? è vergognoso che si possano correre questi rischi ...
Antonella tu sei una forza della natura, mettili tutti al suo posto!!
un bacio gigante e grazie per aver reso partecipi anche noi del forum
va beh tutto è bene quel che finisce bene, ma ti immagini cosa potrebbe succedere a chi magari non è capace di ribellarsi o non sa bene cosa fare?? è vergognoso che si possano correre questi rischi ...
Antonella tu sei una forza della natura, mettili tutti al suo posto!!
un bacio gigante e grazie per aver reso partecipi anche noi del forum
Re: CHE AVVENTURA
Robe da matti,cara Antonellina,ma purtroppo e' quello che succede in questi pazzi ospedali.
Anche a me e' capitato durante qualche ricovero di dover passare davanti a medici e infermieri,non certo per fare la sapientona ma ormai abbiamo una certa esperienza nel campo dell'ip e delle altre malattie di contorno.
A volte sto zitta x quanto riguarda le piccole cose ma la pella e' la nostra e quando ci vuole bisogna tirar fuori le sferette (per non essere volgari ) e farsi valere.
Questo mese ho fatto 3 ricoveri uno x conizzazione al collo dell'utero nel quale avevo chiesto se mi potevano mettere dei punti dato che ad aprile per lo stesso intervento dopo poco avevo avuto un emorragia che ovviamente mi sono stati negati dato che io esageravo; e 2 per emorragia, come volevasi dimostrare....e fortuna che esageravo!!!!
La prossima volta di sicuro puntero' i piedi e alzero' la voce proprio come te,cara Antonellina,perche' a volte sembra davvero che siamo noi pazienti ad avere la laurea e non dei dottori a cui siamo costretti ad affidarci
Un grosso abbraccio e fatti sempre forza e coraggio
Anche a me e' capitato durante qualche ricovero di dover passare davanti a medici e infermieri,non certo per fare la sapientona ma ormai abbiamo una certa esperienza nel campo dell'ip e delle altre malattie di contorno.
A volte sto zitta x quanto riguarda le piccole cose ma la pella e' la nostra e quando ci vuole bisogna tirar fuori le sferette (per non essere volgari ) e farsi valere.
Questo mese ho fatto 3 ricoveri uno x conizzazione al collo dell'utero nel quale avevo chiesto se mi potevano mettere dei punti dato che ad aprile per lo stesso intervento dopo poco avevo avuto un emorragia che ovviamente mi sono stati negati dato che io esageravo; e 2 per emorragia, come volevasi dimostrare....e fortuna che esageravo!!!!
La prossima volta di sicuro puntero' i piedi e alzero' la voce proprio come te,cara Antonellina,perche' a volte sembra davvero che siamo noi pazienti ad avere la laurea e non dei dottori a cui siamo costretti ad affidarci
Un grosso abbraccio e fatti sempre forza e coraggio
Samantha Ciurluini
Re: CHE AVVENTURA
A me la rabbia e il rancore contro il professore della reumatologia di Pavia non mi è ancora passata. A Piacenza un cardiologo mi aveva diagnosticato l'IP, io non sapevo che dovevo rivolgermi ad un centro specializzato e mi sono rivolta alla reumatologia perchè la mia malattia dipendeva dalla sclerodermia. Bene, nonostante io avessi già la diagnosi, nonostante conoscessero benissimo la gravità dell'IP, mi curavano loro anche se non erano capaci di farlo. Dopo avermi detto che non avevo molto tempo per vivere mi hanno curato con una sola pastiglia di thelin, niente diuretici, niente cumadin, nulla di nulla. A pochi isolati, nello stesso ospedale il prof. Ghio cardiologo aveva creato un centro di IP. Non mi hanno neppure detto di rivolgermi a lui. Piuttosto che lasciarmi andare, forti della mia ignoranza in materia, mi facevano morire. Non siamo nel profondo sud, ma al S. Matteo di Pavia, centro universitario rinomato!
- elia antonella
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Re: CHE AVVENTURA
Grazie ragazze, per essermi sempre vicine.
E' il pensiero verso tutti voi e verso mio figlio e la mia famiglia che mi dà questa forza di reagire; si, miei cari, sto imparando a difendermi anche con le unghia, quando è necessario. Non possiamo farci ammazzare così e che la passino liscia. Dobbiamo ribellarci. Si la pelle è nostra, Samantha e la dobbiamo difendere.
Fate vedere quanti appuntiti sono i vostri canini e vedrete che ce la farete anche voi a farvi valere; non tutti i medici sono bravi come i nostri Angeli di Bologna.
Vi voglio tanto bene.
Baci baci.
Antonella.
E' il pensiero verso tutti voi e verso mio figlio e la mia famiglia che mi dà questa forza di reagire; si, miei cari, sto imparando a difendermi anche con le unghia, quando è necessario. Non possiamo farci ammazzare così e che la passino liscia. Dobbiamo ribellarci. Si la pelle è nostra, Samantha e la dobbiamo difendere.
Fate vedere quanti appuntiti sono i vostri canini e vedrete che ce la farete anche voi a farvi valere; non tutti i medici sono bravi come i nostri Angeli di Bologna.
Vi voglio tanto bene.
Baci baci.
Antonella.
Re: CHE AVVENTURA
abbiamo qualche avventura da raccontare tutti amici cari a me tempo fa dopo una grave rettoragia nessuno voleva farmi una colon e per farla breve mi dissero se sei credente prega senno mettiti in macchina e vattene di qui non vogliamo nessuna responsabilita' ora proprio la settima scorsa ho fatto senza anestesia un intrvento di polipectomia endoscopica in un ospedale oncologico anche li a dover spiegare cosa avessi e tutti perplessi davanti alla mia assoluta irremovibilita' annuivano ,anche se devo dire che l'endoscpopista medico e persona a modo mi ha dato assoluta sicurezza pur non conoscendo la malattia e' stato prudente ma competente... mi è andata bene non ho avuto l'impressione di essere un aliena circondata da un alone di mistero... anche il catetere ha fatto il bravo ora recupero....
Re: CHE AVVENTURA
Brava Antonellina , sono proprio orgogliosa di te hai fatto bene ad impuntarti ed ha difenderti visto che purtroppo non troviamo in tutti gli ospedali dei medici capaci ed umani come a Bologna , anche io quando vado a fare dei controlli trovo spesso medici che nonostante dica loro del trapianto non mi fanno alcuna domanda per saperne di più sulla diagnosi come se sapessero tutto o come se fosse una cosa da tutti i giorni ( questo oltre a non farmi molto piacere , non mi fa sentire in buone mani !!!!) alle volte mi chiedono persino se la terapia immunosoppressiva dopo 2 anni dal trapianto devo ancora prenderla!!!! Ed io scocciata rispondo A VITA !!!! Ma comunque anche io per qualsiasi dubbio chiamo subito Bologna così mi sento più sicura . Ti faccio tanti auguri di buona guarigione ed ancora complimenti per aver tirato fuori le unghie.
Re: CHE AVVENTURA
Cara Antonella,
è da parecchio che non entro nel forum nè guardo facebook, quindi leggo solo ora della tua disavventura...che dire, sei stata grandiosa!!!!! Una leonessa!!!
Purtroppo sospetto che buona parte di noi conosca benissimo il genere di situazione in cui ti sei trovata...il panico quando sei costretta a rivolgerti a specialisti che di ip non sanno nulla e non sai se si prenderanno il disturbo di mettere in conto la loro ovvia ignoranza in materia...e la rabbia quando ti rendi conto che non sanno quello che stanno facendo ma non sia mai che scendano dal loro piedistallo...e l'unica soluzione è quella che hai usato tu: tirarli giù a sonori calcioni!!! Così si fa!!!!
Ti abbraccio!!!
Clo
è da parecchio che non entro nel forum nè guardo facebook, quindi leggo solo ora della tua disavventura...che dire, sei stata grandiosa!!!!! Una leonessa!!!
Purtroppo sospetto che buona parte di noi conosca benissimo il genere di situazione in cui ti sei trovata...il panico quando sei costretta a rivolgerti a specialisti che di ip non sanno nulla e non sai se si prenderanno il disturbo di mettere in conto la loro ovvia ignoranza in materia...e la rabbia quando ti rendi conto che non sanno quello che stanno facendo ma non sia mai che scendano dal loro piedistallo...e l'unica soluzione è quella che hai usato tu: tirarli giù a sonori calcioni!!! Così si fa!!!!
Ti abbraccio!!!
Clo
- elia antonella
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Re: CHE AVVENTURA
Grazie ancora mie care amiche.
Purtroppo se non si escono fuori le unghie, va a finire che ci mettono dietro alle spalle e si dimenticano di noi.
Io sono stata bene a Ragusa e il primario è una brava persona e un buon medico, ma quando anche lui, come gli infermieri, voleva inserire le flebo all'inserzione del flolan, ci sono rimasta male e meno male che quando ha parlato con Bologna, si è subito convinto quale fosse la mia situazione reale e che io ne sapessi più di lui.
Comunque in altra necessità posso tranquillamente affidarmi a lui, perchè ormai mi conosce e sa la mia situazione, quindi cercherò di dargli un po' di fiducia in più, ma sempre con un passo indietro, dopo quest'avventura.
Purtroppo le mie avventure non finiscono mai. L'anno per me e la mia famiglia, non è iniziato al meglio, infatti io sto avendo di nuovo il dolorino allo stomaco e in tutta la schiena e alle costole. A mia suocera il 2 gennaio gli hanno dato la diagnosi di una serie di tumoretti ai polmoni e quindi dovrà fare una leggera chemioterapia e speriamo che vada bene. Una vena otturata c'ha, il cuore ricoperto da grasso e residui di bronchite cronica. Come si dice: "Chi più ne ha, più ne metta".
Mia suocera purtroppo è stata sempre una persona che si è trascurata, anche per una tosse catarrale non va dal medico. Lasciamo perdere, altrimenti il mio cuore si oscura di più e non ho voglia di annoiarvi con le mie continue disavventure.
Vi voglio un mondo di bene e grazie sempre di essermi vicini nella gioia e nel dolore.
Antonella.
Purtroppo se non si escono fuori le unghie, va a finire che ci mettono dietro alle spalle e si dimenticano di noi.
Io sono stata bene a Ragusa e il primario è una brava persona e un buon medico, ma quando anche lui, come gli infermieri, voleva inserire le flebo all'inserzione del flolan, ci sono rimasta male e meno male che quando ha parlato con Bologna, si è subito convinto quale fosse la mia situazione reale e che io ne sapessi più di lui.
Comunque in altra necessità posso tranquillamente affidarmi a lui, perchè ormai mi conosce e sa la mia situazione, quindi cercherò di dargli un po' di fiducia in più, ma sempre con un passo indietro, dopo quest'avventura.
Purtroppo le mie avventure non finiscono mai. L'anno per me e la mia famiglia, non è iniziato al meglio, infatti io sto avendo di nuovo il dolorino allo stomaco e in tutta la schiena e alle costole. A mia suocera il 2 gennaio gli hanno dato la diagnosi di una serie di tumoretti ai polmoni e quindi dovrà fare una leggera chemioterapia e speriamo che vada bene. Una vena otturata c'ha, il cuore ricoperto da grasso e residui di bronchite cronica. Come si dice: "Chi più ne ha, più ne metta".
Mia suocera purtroppo è stata sempre una persona che si è trascurata, anche per una tosse catarrale non va dal medico. Lasciamo perdere, altrimenti il mio cuore si oscura di più e non ho voglia di annoiarvi con le mie continue disavventure.
Vi voglio un mondo di bene e grazie sempre di essermi vicini nella gioia e nel dolore.
Antonella.
Re: CHE AVVENTURA
Ciao cara antonella, mi dispiace per quello che hai passato e che stai passando, faro' qualche preghiera in più per te e tua suocera sperando che entrambe possiate stare meglio.
Parlo da infermiere e mi accorgo troppo spesso che molti miei colleghi e molti medici peccano tante volte di arroganza e presunzione, nel nostro codice deontologico e' scritto che difronte a situazioni che non siamo in grado di gestire dobbiamo documentarci e dare spazio a chi a più esperienza prima di agire! Ripeto non sono io a dirlo ma il nostro codice deontologico, per cui quando vi ritrovate difronte un infermiere troppo arrogante fateglielo presente!
Io vi capisco perfettamente perche' prima di essere infermiere sono un paziente, e' per questo che mi sforzo di fare il mio lavoro sempre nel migliore dei modi, l'umilta' e' la base della conoscenza, come diceva socrate: "io so di non sapere" quindi difronte alla presunzione e all'arroganza mostrate sempre i denti e tirate fuori le unghie!
Un caro saluto a tutti
Parlo da infermiere e mi accorgo troppo spesso che molti miei colleghi e molti medici peccano tante volte di arroganza e presunzione, nel nostro codice deontologico e' scritto che difronte a situazioni che non siamo in grado di gestire dobbiamo documentarci e dare spazio a chi a più esperienza prima di agire! Ripeto non sono io a dirlo ma il nostro codice deontologico, per cui quando vi ritrovate difronte un infermiere troppo arrogante fateglielo presente!
Io vi capisco perfettamente perche' prima di essere infermiere sono un paziente, e' per questo che mi sforzo di fare il mio lavoro sempre nel migliore dei modi, l'umilta' e' la base della conoscenza, come diceva socrate: "io so di non sapere" quindi difronte alla presunzione e all'arroganza mostrate sempre i denti e tirate fuori le unghie!
Un caro saluto a tutti
- antonella elia
- Messaggi: 147
- Iscritto il: martedì 15 gennaio 2013, 12:44
Re: CHE AVVENTURA
Ciao Mario. Adesso che so di questo codice deontologico, se capiterà un'altra volta di avere davanti delle persone ignoranti, o come hai detto tu, arroganti e troppo sicuri di sé, glielo nominerò e vediamo cosa mi rispondono, ma io spero che non ci sia un'altra volta.
Grazie per questa informazione.
Sei sempre caro con tutti.
Antonella
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Antonella
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