Sono Sara ,moglie di Oreste(.per tutti voi.)

[Marina]

Carissima Sara anch\'io ti voglio bene. Moltissimo. Se e quando te la senti puoi telefonarmi. <BR> <BR>Un abbraccio fortissimo. <BR> <BR>Marina <BR> <BR>

[gigetta]

ciao sara....ti siamo tutti vicini nel tuo dolore....oreste manca tanto anche a me...non so mi dava un senso di sicurazza quando entravo nel forum...quando entravo sapevo do trovare qualche suo messaggio o ditrovarlo...poi sul messenger con i pipistrelli quante risate...devo dire che adesso mi manca tutto questo....ti penso spesso e penso a quanto éstato fortunato oreste ad avere avuto te vicino che sembri così forte..tieni duro sara e non ti siamo vicini sempre...ti abbraccio forte isa

[giuggiolina]

Ciao Sean... <BR> <BR> <BR>Simona

[Ospite]

Ciao a tutti, sono Alessia, la \"nuorina\" di Oreste. Lui mi chiamava affettuosamente così, ?la sua nuorina?, perchà© sono la ragazza del figlio minore, Alessandro. Stasera mi sono ritrovata in mano i giornalini dell?Aipi che Sara mi ha regalato e ho avuto modo di leggere sul numero di maggio-agosto 2004 l?articolo in cui Oreste parla di se e della sua malattia. Colta dalla curiosità  sono andata sul sito e li tra i msg più letti ho visto quello di Sara e mi sono profondamente commossa. Non ho resistito e, anche se a distanza di tanto tempo, ho voluto lasciare qualche riga sul bellissimo ricordo di Oreste che porto nel cuore. Ormai épassato un anno da quando ci ha lasciato e ammetto che il vuoto non si éancora colmato? L?ho conosciuto a gennaio del 2002 e mi ha subito conquistato. Il suo modo di essere così dolce, il suo lottare con tenacia, la sua gioia di vivere e il suo sorriso mi hanno stregato e devo dire che la cosa éstata reciproca. <BR>Mi ha sempre coccolato e viziato come una figlia, ero una di famiglia. Mi voleva proprio bene e io ne volevo e ne voglio tantissimo a lui. Prima di ogni esame mi portava fortuna, mi diceva sempre ?Tranquilla Ale, vedrai che sarà  un trenta? e così era. <BR>Mi voleva a pranzo da lui ogni domenica, gli piaceva tanto stare a chiacchierare con me in cucina, raccontarmi di quando era ragazzo. Io adoravo Oreste. àˆ stato un papà  per me ed ha sofferto con me quando mio padre all?improvviso éscomparso. Ricordo che quella mattina, alla notizia, si ésentito male per il dispiacere, pensando a me e a come stavo. Poi appena mi ha rivisto aveva gli occhi di un papà  preoccupato.. mi ha detto che mi trovava sciupata, e io l?ho abbracciato. Abbiamo fatto una faticaccia per convincerlo a rimanere a casa perchà© lui avrebbe voluto starmi vicino all?ospedale e ai funerali ma la ns preoccupazione era che si sarebbe sentito male. Ancora una volta mostrava la sua tenacia. <BR>Oreste non si arrendeva mai di fronte a niente, era quello che si armava di bomboletta e pompa e andava al mercato a fare la spesa. Era un ottimo cuoco!! Ma non si éarreso neanche quando ha cominciato a non uscire più di casa perchéstava sempre più male. I negozianti lo conoscevano come ?Il signore con l?ossigeno?. Lui telefonava, si presentava come ?quello con l?ossigeno?, ordinava quel che voleva e poi mandava Angelo, il figlio maggiore, a prendere il tutto. E i negozianti lo rispettavano e gli mandavano sempre i prodotti più freschi. <BR>Ha lottato fino all?ultimo, vi assicuro, e sempre con il sorriso sulle labbra. <BR>Ho avuto la fortuna di conoscerlo, di coccolarlo fino all?ultimo istante in ospedale e di dirgli che gli volevo bene. Ho visto una chiesa gremita di amici che sono venuti a salutarlo?.tutti gli volevano bene. Ho letto le vostre risposte e ho visto che aveva conquistato anche voi. Oreste éeccezionale e una persona così speciale non si scorda. Che rabbia però che questa malattia ce lo abbia portato via? <BR> <BR> <BR> <BR>Alessia

[Marina]

Un abbraccio a te Alessia, a Sara e ai figli di Oreste. <BR> <BR> <BR>